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La luna vulcanica di Giove, Io

Scopriamo il Satellite di Giove Io, i suoi vulcani e il rapporto che ha con il campo magnetico del pianeta madre.

Scopriamo il Satellite di Giove Io, i suoi vulcani e il rapporto che ha con il campo magnetico del pianeta madre.


Io è il satellite più vicino a Giove e assieme agli altri 3 Satelliti maggiori ha delle caratteristiche uniche che lo rendono un oggetto unico.

Io.

I Dati di Io

DatoValoreNote
Diametro3600Km
TipologiaRoccioso
Temperatura media-143°C
Scoperta1610Galileo Galilei
RotazioneSincrona

I fenomeni vulcanici

Una delle caratteristiche più importanti del satellite è la presenza di enormi vulcani e depressioni sulla crosta terrestre. Loki è il vulcano più esteso, con un diametro di 200km e produce il 25% dell’intero riscaldamento esterno dell’oggetto cosmico.

La particolare attività vulcanica genera dei getti di lava alti centinaia di chilometri, così tanto che queste eruzioni sono visibili anche dalla terra. Un particolare vulcano, Tvashtar è stato fotografato dalla sonda New Horizons nel 2007 mentre sparava nel cosmo un getto enorme di materiale.

Lo spettacolare getto fotografato dalla sonda New Horizons.

La superficie

A causa dell’attività vulcanica estrema, Io presenta una superficie molto particolare, costituita da silicati e anidride fosforosa, in cui si possono notare i colori tendenti al giallo. La dimensione di Io è simile alla luna e ne condivide la caratteristica di avere una rotazione sincrona con il pianeta madre.

La Superficie di Io.

Le Sonde

Come per gli altri satelliti di Giove, Io è stata osservata direttamente da diverse sonde:

Per prima, la sonda Pioneer 10 che ne ha evidenziato la totale assenza di acqua e caratterizzato la superficie. Le immagini del satellite erano però ancora un po’ difficili da decifrare.

Successivamente è il turno di Voyager 1: questa riesce a ottenere immagini dirette sensazionali del satellite, ne evidenzia la superficie solforosa e i caratteristici vulcani attivi.

Le migliori immagini però le dobbiamo alla sonda Galileo che nel 1995 riesce a ottenere in alta definizione, dei settori di Io. Purtroppo però a causa di un malfunzionamento l’osservazione si è fermata a poche immagini.

Un’eruzione osservata da Galileo

Il rapporto con il campo magnetico di Giove

Anche questa è una caratteristica molto particolare di Io. Il satellite infatti si trova in una delle zone più estreme del campo magnetico di Giove, essendone molto vicino.

Questa posizione ci ha potuto mostrare effetti come il “Neutral Cloud”, nuvole di particelle costituite da materiale fuoriuscito da Io, che seguono proprio la struttura del campo magnetico di Giove.

In più, su Io ci sono delle forze di marea ben superiori alla Terra del 300%, un fenomeno estremo.

Sul satellite si possono inoltre osservare delle vere aurore boreali, in cui gli scienziati hanno trovato gli elementi che costituiscono la sottile atmosfera del satellite.

L’aurora su Io.

Se ti interessa saperne di più sugli esopianeti, guarda la pagina dedicata (link).

Queste informazioni sono state prese da wikipedia e da un video su youtube che ti consiglio di guardare, ecco il link.

Categories: Esopianeti
Michele Zanoni: